Narcotico

Come ogni indelebile segno ricordo bene ogni passo. Il viaggio è iniziato nella città di Palermo, sugli scalini di una chiesa, in un settembre passato.  Sapevo che stavo cercando qualcosa che mi facesse iniziare a scrivere e a sentire.  L’odore incessante di quella soglia che non ho mai varcato è ancora nella mia memoria olfattiva.

Dopo tanti anni ritornai su quelle strade, ma non riconoscevo nessuno di quei volti, nuovi sguardi e mani estranee si avvicinavano alla mia. Frammenti dell’esistenza, domande continue sul vero senso del sacro, il profumo diventa odore, nascosto, nelle vecchie sacrestie, tra i vecchi banchi delle chiese monumentali e popolari di Palermo, nei vecchi armadi delle nonne; ogni vicolo racchiude un suo personale profumo, una vecchia bottega di stoffe, il forno del panettiere, il barbiere con le sue antiche colonie e il profumo caldo delle pasticcerie. La domenica, mi ricordo, dopo la messa mio padre mi teneva per mano, passavamo davanti alla pasticceria del corso, mio padre comprava un vassoio di cannoli, era un rito, un bellissimo ricordo olfattivo, la ricotta, i canditi, il ritorno a casa.  Mancavo in Sicilia da tanti anni e il candido viso lasciava l’immagine ad un volto coperto dalla folta barba, le mani non gesticolano più, la mia mente si domanda e il naso curioso indaga lo spazio. Narcotico è un profumo ispirato alla mia Sicilia, sul rapporto con le mie memorie più remote e viscerali, il vuoto, la profondità dell’essere. Una ricerca che continua ogni giorno, senza fermarsi mai, quasi una sfida nel voler osservare, fin dove il profumo di un luogo può portarti. È un viaggio per capire chi sei, quali sono le tue vere radici e il profumo delle memorie olfattive è il mezzo su cui salire e lasciarsi andare.

Note olfattive: Labdanum, Benzoino, Oud, Legno di Guaiaco, Patchouli, Fava Tonka, Incenso, Timo, Vetiver.